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Cause e meccanismi
L’orticaria cronica spontanea (CSU) è una condizione dermatologica caratterizzata dalla comparsa ricorrente di pomfi pruriginosi e, in alcuni casi, angioedema. A differenza di altre forme di orticaria, come quella indotta da allergeni o da stimoli fisici, l’orticaria cronica spontanea è caratterizzata da episodi che si manifestano senza un apparente fattore scatenante e durano oltre le sei settimane.
Meccanismi fisiopatologici
L’orticaria cronica spontanea coinvolge una serie di meccanismi immunologici e non immunologici che portano al rilascio di mediatori infiammatori, tra cui l’istamina, da parte dei mastociti e dei basofili nella pelle. Questo rilascio causa vasodilatazione, aumento della permeabilità vascolare e attivazione delle terminazioni nervose, che danno origine ai sintomi classici di pomfi e prurito.
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Negli ultimi anni, la fibromialgia è emersa come una condizione complessa e ancora poco compresa, caratterizzata da dolore muscolare diffuso, affaticamento cronico e disturbi del sonno. Parallelamente, sta guadagnando sempre più attenzione una condizione nota come “leaky gut” (intestino permeabile), che riguarda un aumento della permeabilità intestinale. Ma esiste un legame tra fibromialgia e leaky gut?
Fibromialgia: Un Disturbo Sistemico
La fibromialgia colpisce milioni di persone nel mondo, in prevalenza donne. Le cause esatte non sono ancora del tutto chiarite, ma si ritiene che sia una sindrome multifattoriale che coinvolge un'alterazione nella percezione del dolore, associata a disfunzioni del sistema nervoso centrale e autonomo. Tra i sintomi più comuni ci sono:
Il benessere intestinale è un tema centrale nel campo della nutrizione e della salute generale, soprattutto negli ultimi anni, con l'aumento di condizioni legate alla permeabilità intestinale e alle malattie infiammatorie intestinali (IBD). Tra i protagonisti di questo dibattito emergono i GOS (galatto-oligosaccaridi), prebiotici con un ruolo cruciale nel supporto della salute intestinale, grazie alla loro capacità di influenzare positivamente la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA).
Cosa sono i GOS?
I GOS sono carboidrati indigeribili presenti in piccole quantità nel latte materno e in alcuni prodotti lattiero-caseari. Questi composti agiscono come prebiotici, il che significa che favoriscono la crescita e l'attività di alcuni batteri benefici nel colon, come Bifidobacterium e Lactobacillus. I GOS, a differenza di altri prebiotici come i FOS (frutto-oligosaccaridi), risultano particolarmente efficaci nella stimolazione di questi ceppi batterici, influenzando direttamente la composizione del microbiota intestinale.[...]
Negli ultimi anni, il Chaga, un fungo parassita che cresce prevalentemente sulle betulle nelle regioni fredde, ha acquisito una notevole popolarità come rimedio naturale per vari disturbi. Tra i molteplici benefici attribuiti a questo fungo, uno dei più rilevanti riguarda la sua capacità di migliorare la salute intestinale. In questo articolo esploreremo come il Chaga possa influire positivamente sull’intestino, supportando il benessere generale del nostro sistema digestivo.
Cosa contiene il Chaga?
Il Chaga (Inonotus obliquus) è ricco di composti bioattivi come polisaccaridi, antiossidanti, betulina, e melanina. Questi composti, oltre a rinforzare il sistema immunitario e proteggere le cellule dallo stress ossidativo, sono stati studiati per il loro impatto positivo sulla flora intestinale e il tratto gastrointestinale in generale.[...]
Il sistema immunitario è una rete complessa di cellule e molecole che lavorano insieme per proteggere il corpo da agenti patogeni come virus, batteri e altri microorganismi. Due delle principali tipologie di risposta immunitaria coinvolgono le cellule T helper di tipo 1 (TH1) e di tipo 2 (TH2), che coordinano diversi tipi di difese contro le minacce esterne. Mantenere l’equilibrio tra questi due "bracci" è essenziale per la salute. Quando questo equilibrio si perde, possono insorgere problemi come infiammazioni croniche, allergie o malattie autoimmuni.
TH1: La Risposta Cellulare
Il braccio TH1 del sistema immunitario è specializzato nella difesa contro le infezioni intracellulari, come quelle causate da virus e alcuni batteri. La risposta TH1 è di tipo "cellulare", il che significa che attiva le cellule come i macrofagi e le cellule T citotossiche, le quali eliminano le cellule infette. Le citochine principali associate a TH1 sono l'interferone gamma (IFN-γ) e l'interleuchina-2 (IL-2), che stimolano la distruzione dei patogeni all'interno delle cellule. [...]
La Leaky Gut Syndrome (sindrome dell'intestino permeabile) può influenzare la tiroide attraverso una serie di meccanismi biologici che coinvolgono il sistema immunitario, la permeabilità della barriera intestinale e la comunicazione bidirezionale tra l'intestino e il sistema endocrino. Ecco alcune delle modalità attraverso cui questa condizione può influenzare il funzionamento della ghiandola tiroidea:
1. Mimetismo molecolare
Una delle modalità principali attraverso cui la leaky gut influenza la tiroide è il mimetismo molecolare. Quando la barriera intestinale è compromessa, particelle come batteri, tossine e proteine non digerite possono attraversare l'intestino e entrare nel flusso sanguigno. Il sistema immunitario può identificare queste molecole come patogeni e attivare una risposta immunitaria.
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La cistite batterica colpisce prevalentemente le donne (l’80% dei casi si verifica nel sesso femminile); il 37% delle donne ne ha sofferto almeno una volta nella vita. Il primo episodio generalmente si verifica tra i 16 e i 35 anni e dopo il primo episodio la probabilità di recidiva è del 27% entro 6 mesi e del 48% entro un anno.
Le donne risultano essere maggiormente colpite da questo tipo di infezioni soprattutto per ragioni anatomiche:
1) la brevità dell’uretra, che nella donna misura circa 4-6 cm (rispetto ai 25-30 cm nell’uomo);
2) la vicinanza dell’uretra alla vagina e al retto;
3) i fattori ormonali: gli estrogeni esercitano un effetto protettivo nei confronti delle infezioni batteriche, pertanto le condizioni nelle quali gli estrogeni [...]
La spirulina è una microalga di colore verde-blu, filamentosa, spiraliforme, con un diametro inferiore ad un decimo di millimetro più precisamente classificata tra i cianobatteri. La colonia, composta da miliardi di esemplari trova il suo habitat nei laghi tropicali e sub-tropicali con acque calde e ricche di bicarbonato di sodio.
La scoperta di questa microalga risale al '500 quando alcuni religiosi spagnoli giunti in America notarono che le popolazioni che vivevano sul lago Texcoco (Messico) si nutrivano di una particolare torta di colore verde-blu composta appunto da spirulina. A differenza però di molti altri cibi originari del nuovo mondo la spirulina non venne importata in Europa nel Cinquecento.
Solo nel secolo scorso infatti essa venne per così dire "riscoperta" nel lago Ciad in Africa e conseguentemente studiata in modo più approfondito.[...]
Il coriolus versicolor è uno dei funghi più comuni. È facile vederlo attaccato ai ceppi di legno marcescenti. Ha una tipica forma a ventaglio e striature caratteristiche e variopinte lungo tutto il suo corpo, con colori che vanno dal bianco, al marrone, al rossiccio, al verde fino all’area ciò e e al bluastro. Per la sua caratteristica forma è noto anche con il nome di Coda di tacchino.
Nel 1965 un ingegnere chimico della Kureha Chemical Industry Company Ltd., in Giappone, notò che il suo vicino di casa, affetto da carcinoma gastrico, ormai allo stadio terminale, si curava assumendo ogni giorno un preparato a base di un particolare fungo: il Coriolus Versicolor. Nonostante le condizioni dell'uomo inizialmente sembrassero disperate, con il passare dei mesi l'ingegnere lo vide migliorare fino al punto di essere in grado di tornare al lavoro. L'ingegnere convinse la sua azienda a studiare tale rimedio e il risultato, nel 1971, fu l'estrazione del PSK (PoliSaccaride K), il principio attivo del Krestin, un vero e proprio farmaco antitumorale, prescritto in Giappone insieme ai chemioterapici come immunomodulatore non specifico per i pazienti affetti da cancro.[...]
L’Hericium erinaceus è un fungo tipico dell’emisfero Nord, dell’Europa, dell’Asia e del Nord America.
È un fungo piuttosto raro e il suo aspetto singolare gli ha fatto attribuire vari nomi tra cui Criniera di Leone, Testa di scimmia o Barba del vecchio. Infatti il corpo fruttifero ha la forma di un cuscinetto e si presenta come l’unione di masse compatte da cui pendono aculei fitti, carnosi, elastici lunghi 2 o 3 cm. Il colore è biancastro, tende ad ingiallire invecchiando. Nella medicina tradizionale cinese è da sempre utilizzato per i suoi benefici sullo stomaco e sull’intestino, invece i Nativi Americani ne sfruttavano le proprietà cicatrizzanti.
Solo recentemente anche la scienza occidentale ha iniziato a studiare l’Hericium per le sue notevoli proprietà. Gli effetti terapeutici si esplicano prevalentemente a livello del sistema gastrointestinale e del sistema nervoso.[...]
Come spesso accade in materia di medicina naturale, un rimedio tradizionale noto da millenni viene dimenticato o considerato obsoleto finché un medico o un ricercatore non decide di condurre delle ricerche applicando un metodo scientifico alla tradizione, dimostrandone la validità.
È il caso dell’oil pulling una pratica che la medicina ayurvetica conosce da millenni, menzionata nella Charaka Samhita – un antico testo medico – che consiste nell’eseguire sciacqui orali con l’olio.
Grazie alle ricerche del medico russo F. Karach l’oil pulling è conosciuto anche in occidente.[...]
La prostata è un organo conico dalla forma simile a quella di una castagna, con un diametro di circa 4 cm. Il secreto prostatico, che rappresenta circa il 30% del liquido seminale, contiene molti enzimi (tra cui la fosfatasi acida), proteine, acido citrico e zinco. Il liquido prostatico svolge diverse funzioni tra cui:
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neutralizzare l’acidità dei fluidi provenienti dai dotti deferenti e dalle vescicole seminali;
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neutralizzare l’acidità del tratto riproduttivo femminile;
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aumentare la motilità delle cellule spermatiche;
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aumentare la massa del seme.
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Gli omega 3 sono acidi grassi polinsaturi che l’organismo non è in grado di sintetizzare in maniera autonoma, ma che può ottenere soltanto tramite l’assunzione di determinati alimenti, come ad esempio il pesce, in particolare quello dei mari freddi, o il fitoplancton. I componenti principali dell’olio di pesce sono l’acido eicosapentaenoico con 20 atomi di carbonio e cinque doppi legami (EPA; C20:5n-3) e l’acido docosaesaenoico a 22 atomi di carbonio e sei doppi legami (DHA; C22:6n-3).
Nel settembre 2004, la Food and Drug Administration (FDA) ha annunciato la seguente “indicazione certificata sulla salute” (qualified health claim) per gli acidi grassi omega-3 EPA e DHA: “Le ricerche indicano, sebbene non in via definitiva, che il consumo di acidi grassi omega 3 EPA e DHA può ridurre il rischio di cardiopatia coronarica.”
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Il tè è la bevanda più consumata nel mondo dopo l’acqua, si tratta di una infusione di foglie o altre parti accuratamente trattate della pianta Camellia Sinensis in acqua calda. In base al trattamento applicato al raccolto della pianta, si hanno tè con caratteristiche molto diverse tra loro. I principali tipi sono: verde, oolong, bianco e nero (ma ne esistono anche altri).
Il tè verde è l’unica famiglia di tè le cui foglie non subiscono alcun procedimento che ne alteri le proprietà chimiche, preservando così l’85% dei polifenoli in esso contenuti e il naturale colore verde.
Il tè verde attualmente si produce in tutto il mondo, ma i migliori restano quelli prodotti in Cina e Giappone. I tè verdi cinesi solitamente hanno sapore più morbido, dolce e delicato, mentre quelli giapponesi sono più intensi e astringenti.
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A tutti è capitato di mangiare cibi come aglio o cipolla o di stare vicino a qualcuno che aveva consumato questi alimenti. È noto che questi cibi conferiscono all’alito un odore forte e sgradevole che persiste fino a che questi alimenti non sono stati completamente metabolizzati dal corpo.
Se invece la condizione di alito sgradevole perdura nel tempo e non dipende dal cibo che abbiamo ingerito, parliamo di alitosi. Essa è generalmente il sintomo di un disturbo più profondo, che va individuato e risolto.
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