Ashwagandha un eccezionale aiuto nei momenti di stress - cosa è e quali benefici ha -
Ottobre mese delle castagne, ma fuori sembra estate e il nostro corpo ne risente.
In questi giorni più che mai, molte persone si stanno rivolgendo a noi per chiedere un rimedio per la stanchezza. La frase che sentiamo più spesso è “Sono tornato dalle ferie da poco più di un mese, ma mi sembra di non riposarmi da anni!”.
Per questo motivo ho deciso di parlarvi dell’ashwagandha, una pianta che viene usata da millenni nella medicina Ayurvedica.
L’ashwagandha fa parte dei cosiddetti “adattogeni” ovvero di quelle piante che supportano l’organismo durante i periodi di stress. Non è una pianta stimolante, ma è un modulatore e un sostegno della naturale capacità del corpo di adattarsi appunto a eventi stressogeni.
Possiamo dire che l’ashwagandha aiuta il corpo ad entrare nella modalità “sistema nervoso parasimpatico” ovvero la condizione di “riposa e digerisci” che si contrappone alla modalità “combatti o fuggi” tipica del sistema nervoso simpatico, dominato dall’adrenalina.
Purtroppo il mondo in cui viviamo ci spinge ad una condizione di “combatti o fuggi” costante. Pensiamo a quello che la maggior parte di noi fa appena sveglio: accendiamo il telefono e ci troviamo sommersi da email, richieste, messaggi e notizie più o meno allarmanti. Non appena mettiamo il piede fuori dal letto siamo già in allarme pronti ad affrontare tutto ciò che ci aspetta.
Una continua attivazione del sistema nervoso simpatico determina alla lunga una situazione che viene definita “disregolazione surrenalica”. I sintomi includono: sonno non riposante, insonnia, stanchezza cronica, desiderio di dolce e/o salato, alterazioni della glicemia, aumento di peso con accumulo di grasso sull’addome, calo della libido.
L’ashwagandha è un rimedio multisfaccettato che aiuta a:
-
Mitigare sensazioni di ansia e nervosismo, riducendo l’infiammazione che sta alla base di queste manifestazioni;
-
Regolarizzare il ritmo circadiano, aiutando quindi a ritrovare un sonno riposante. Non induce sonnolenza, ma agisce sulla causa del mancato riposo notturno;
-
Supportare la naturale funzionalità del sistema immunitario.
È un’erba che mi piace molto, perché non agisce sul sintomo, ma lavora sulle cause. L’effetto non è immediato. Ci vogliono almeno 2 settimane per vedere i primi effetti e un mese circa per avere l’effetto desiderato. La supplementazione va continuata per almeno 6 mesi.
Dr.ssa Roberta Petrosillo